La storia di questa dinastia con la passione per la meccanica e i motori inizia quando il capostipite Celso nel 1879 apre un’impresa artigiana di timpani da orchestra con accordatura meccanica da lui stesso brevettata. Nel 1900 il figlio Francesco passa alle biciclette, preparando nel negozio sotto il Portico del Collegio anche modelli da corsa e in seguito tricicli a motore. La conversione in officina auto (con il trasferimento nel grande garage di via Moreali) e la svolta nel campo dello sport motoristico arriva proprio con Francesco, centauro e pilota.

Nel 1925 l’Agenzia Automobili Stanguellini diventa la prima concessionaria modenese delle vetture Fiat e parallelamente comincia a farsi un nome come produttore indipendente di motori e auto da corsa. Morto prematuramente nel 1932, la responsabilità dell’azienda ricade sulle spalle del giovane e intraprendente figlio, Vittorio. Da questo momento l’attività prevalente diventa proprio l’elaborazione di automobili destinate alle corse con la nascita, nel 1937, della squadra corse Stanguellini, che ottiene buoni risultati e vittorie in competizioni rinomate come la Targa Florio e la Mille Miglia. Dopo l’interruzione dovuta alla guerra, Stanguellini si ributta nelle corse, raccogliendo tanti successi nel decennio d'oro 1947-1957. Stanguellini ormai è sinonimo di innovazione e competitività.

Un’epopea di oltre cinquecento vittorie rende questo marchio famoso e la sua officina – chiamata “Corte dei miracoli” per la capacità trasformativa del ‘mago’ Vittorio nella ricerca e nell’innovazione di telai e motori – è meta di visite da parte di cultori e appassionati. A metà degli anni Sessanta Stanguellini abbandona il settore corse per dedicarsi esclusivamente all’attività di vendita e assistenza nell’officina e concessionaria Fiat (che negli anni Settanta si sposta nella terza sede storica di via Emilia Est), lasciando un’eredità culturale incalcolabile nel mondo automobilistico – custodita nel Museo privato Stanguellini di Modena.