1940

Modena sottrae il Tridente a Bologna

Adolfo Orsi trasferisce la Maserati nella sua città

La Società anonima officine Alfieri Maserati aveva aperto i battenti a Bologna nel 1914 ad opera di Alfieri, Ettore ed Ernesto Maserati, tre fratelli con la passione della meccanica e delle corse.

Nell’azienda di Bologna ci si occupa di elaborazioni sportive dei motori Isotta Fraschini e Alfieri conduce spesso in gara le auto elaborate dalla propria ditta. Dopo diverse vittorie in gara, nell’inverno 1925/1926 i tre fratelli progettano la Maserati Tipo 26, la prima auto costruita integralmente nella loro officina di via De’ Pepoli. Si tratta di una 8 cilindri in linea, con cilindrata di 1500 cc e, in bella mostra sul radiatore, un tridente, poi riconosciuto in tutto il mondo come il simbolo dell’azienda. Dal debutto alla Targa Florio siciliana del 1926, le auto Maserati cominciano a imporsi nelle competizioni e sono condotte dai piloti più prestigiosi dell’epoca. Nel 1932, però, muore Alfieri: il suo posto è assunto dal fratello Bindo, ma la gestione dell’azienda arranca, nonostante la produzione di auto dalle grandi potenzialità.

 Nel 1937, a causa delle notevoli difficoltà finanziarie, i Maserati devono a cedere il pacchetto azionario al modenese Orsi, pur restando, per un decennio, nella direzione tecnica dell’azienda: nessuno della famiglia modenese ha competenze nel campo automobilistico e nelle competizioni sportive. Pare che questo connubio dia nuova forza al Tridente. Sul finire del 1939, tuttavia, inizia il trasferimento dei vari reparti a Modena, nella sede di via Ciro Menotti, e Orsi impone nuovi quadri dirigenti che via via riducono il ruolo dei fondatori dell’azienda. Anche la società Fabbrica candele e accumulatori Maserati, fondata a Bologna nel 1937, passa in mano alla famiglia Orsi dopo aver incorporato la S.A. accumulatori Gambarino nel 1940.

Il gruppo Maserati, anche per screzi con Orsi, nel 1950 si ritira dall’impresa e fonda a Bologna la Osca (Officine specializzate costruzioni meccaniche) che produce anche un’auto da competizione con motore Ferrari.

La famiglia Orsi diventa così il maggior gruppo industriale modenese e con la guerra converte la sua produzione incrementando gli investimenti e arrivando ad assumere fino a 3000 dipendenti (1939).

Nel dopoguerra, tra alti e bassi economici e gestionali, la Maserati riesce ad affermarsi nel campo delle auto da gran turismo, assicurandosi una fetta del mercato mondiale delle auto di lusso.