1948
I bambini non possono aspettare
Nasce il Consorzio Pro Infanzia
L'idea del Consorzio pro infanzia risale al luglio 1947, durante una riunione di sindaci convocati a Modena per discutere della ripartizione di una somma di denaro destinata alla Provincia dall'Alto commissario dell'alimentazione. La somma è esigua e si decide di investire su un'opera di interesse provinciale. Nasce così l'idea innovativa di unire le forze per creare un organismo duraturo nel tempo, che affrontasse in modo organizzato il problema dell'infanzia bisognosa, anche al fine di unire le scarsissime risorse economiche destinate ai singoli comuni.
Il Consorzio è costituito ufficialmente il 15 marzo 1948. Nell’agosto del 1949 “Milano Sera” scrive: ‹‹il mondo è dei bambini sotto la bandiera giallo-blu di Modena e del Consorzio Pro Infanzia››.
‹‹Sono i figli della guerra quelli che in questi anni riaffollano le nostre scuole; nati dagli allarmi e dalle privazioni, dalle bombe e dalle notti insonni, minuscoli superstiti attori di una tragedia più grande di loro questi bimbi sono la prima e più grave eredità che la guerra ci ha lasciato. […] Ridare la salute perduta, soccorrere malferma, ridare fiducia e serenità era la prima, urgente ricostruzione. […] là dove il filo spinato e il cemento anticarro aveva per anni creato solitudine e abbandono nuovamente si udirono le voci liete dei bimbi” con queste parole Rubes Triva, presidente del Consorzio e assessore del Comune di Modena, introduce la pubblicazione che a quasi tre anni dalla nascita del Consorzio traccia un primo bilancio delle attività.››
Oltre a Rubes Triva, fanno parte del Consiglio direttivo Alberto Roncaglia (vicepresidente) e i consiglieri: Tiziano Ascari, Angelina Levi, Arnaldo Zanuccoli, Bruno Losi, Mario Magni, Ivo Cesti, Pellegrino Martino.
Nel 1950 il nuovo Ente conta sull’adesione di 43 dei 46 comuni modenesi (non hanno aderito Monfestino, Prignano e Riolunato). È sostenuto dalla collaborazione e dal contributo di centinaia di comitati pro infanzia sorti nei comuni della provincia, mentre per lo Stato le spese dei Comuni per l’infanzia sono ancora considerate “facoltative”.
Nel 1948 sono assistiti 4.156 bambini, che salgono a 5.981 nel 1949. Il Consorzio gestisce due colonie marine a Riccione e la colonia montana di Monfestino, per un totale di 1.400 posti letto. Il piano assistenziale è completato con un campeggio alpino a Madonna di Campiglio e cure salsoiodiche a Salsomaggiore.