Il 12 marzo 1997, alla presenza della ministra per le Pari opportunità Anna Finocchiaro, viene inaugurato il Centro documentazione donna (Cdd), l’istituto culturale di ricerca creato dall’associazione omonima. Socie fondatrici una decina di donne: alcune già attiviste del gruppo archivio dell’Udi di Modena (nato nel 1982), altre giovani ricercatrici e archiviste, tra le quali Caterina Liotti che ne assumerà la presidenza. La sede coincide con quella dell’Udi, ed è al secondo piano della Casa delle Donne di via del Gambero.

L’obiettivo è dare vita a un luogo per la conservazione e la fruizione delle fonti e per storia delle donne in età contemporanea che trovi la propria identità politica e culturale nel rapporto con le donne del territorio, con le associazioni femminili e con le istituzioni a cui si chiede fin dall’inizio un riconoscimento pubblico.

Accanto all’Istituto culturale di ricerca per la diffusione della storia delle donne, l’associazione promuove gli Sportelli InformaDonna, il laboratorio PercorsoDonn@ e la Scuola di politica di genere, attraverso i quali sostiene la ricerca sociale, il monitoraggio di sperimentazioni sul tema della conciliazione fra tempi di lavoro e tempi di vita, la formazione politica per l’elaborazione di un punto di vista femminile nella società civile e nella politica istituzionale.

Le ricerche storiche e sociali sono pubblicate nella collana Storie differenti che, ad oggi, è al suo diciottesimo volume.

Attualmente il Cdd – con sede presso il parco di Villa Ombrosa – è uno spazio fisico e virtuale che mette al centro della sua produzione culturale il punto di vista femminile, sedimentando e valorizzando la storia e le competenze delle donne. A disposizione dell’utenza ci sono una Biblioteca specializzata e una Sezione archivi con materiale documentale e numerose fonti orali, con inventari on line sul sito www.cddonna.it.

Negli ultimi anni il Centro sviluppa anche molte attività culturali e didattiche per prevenire la violenza maschile sulle donne.