1913

La Musica del futuro

Marinetti a Modena

Le prime, documentate presenze del Futurismo a Modena, risalgono al gennaio 1912 quando l’impresario teatrale Umberto Vaccari invita in città Filippo Tommaso Marinetti. Il 2 giugno 1913, Marinetti aveva esortato la “città passatista” a entrare nel futuro partecipando a un concerto di «macchine intonarumori». Alla soirée futurista, che si tiene al Teatro Storchi alla presenza di Marinetti e di musicisti e pittori futuristi, tra i quali Giorgio Morandi, accorre un pubblico numeroso di intellettuali, bel mondo, studenti, viveur, disturbatori. Sui manifesti che tappezzarono Modena si chiedeva alle gentili signore di presentarsi senza cappello. Come galateo comanda. Anche se l’obiettivo era scardinare il bon ton dell’arte borghese.

Davanti ad un pubblico battagliero, va in scena un evento che passa alla storia come la presentazione da parte di Luigi Russolo dello scoppiatore, primo prototipo della serie dei celebri “intonarumori”, macchine musicali in grado di riprodurre la varietà dei suoni della natura e della vita moderna: grandi scatole di legno con imbuti e manovelle, girando le quali si producono scoppi, ululati, crepitii.

Come raccontano i giornali modenesi, la serata è caratterizzata da violente contestazioni e sonore risate di scherno: pernacchie, urla, insulti si mescolano al concerto che vuole riprodurre i suoni della metropoli odierna. Fu bagarre, ma anche successo. Dalla serata modenese, nacque una nuova musica, prodotta a casaccio dalle macchine anziché dalle dita virtuose (o dai polmoni) di un musicista. Primo avventuroso passo verso le ricerche dell’avanguardia novecentesca. 

Solo nel 1916, e grazie al passaggio sul cielo della città di un dirigibile, Modena torna a parlare di Futurismo.

Dopo la Prima guerra mondiale, tra gli artisti che aderiscono al Futurismo ricordiamo i pittori Mario Molinari e Gino Pedron, il poeta Alfonso Bossetti di Fanano e i fotografi Romeo e Umberto Baraldi.

Nel 1919, il 7 maggio, si costituisce in via Rua muro il Fascio Futurista Marinettiano, al quale aderiscono molti giovani, studenti, pittori, e giornalisti modenesi quali i pittori Mario Vellani Marchi e Augusto Zoboli.

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