Gaetano Bertelli

Bomporto, 1893 – Modena, 1977

Gaetano Bertelli nasce a Bomporto il 26 febbraio 1893 e, dopo aver compiuto gli studi elementari, trova impiego come magazziniere, poi come operaio metallurgico. Nel 1914 inizia la sua militanza nel Partito socialista, frequentando il circolo di San Cataldo; mentre nell’immediato dopoguerra è membro della Commissione esecutiva della Camera del lavoro unitaria. Dal novembre 1920 al gennaio 1921 è consigliere nell’amministrazione comunale socialista guidata da Ferruccio Teglio. L’anno successivo è segretario della Federazione modenese della Fiom, il sindacato degli operai metallurgici. Con l’ascesa del regime fascista, pur mantenendo intatte le sue convinzioni politiche, non sembra particolarmente attivo: svolge infatti alcuni incontri clandestini con altri socialisti di Modena, ospitandoli anche in casa sua, ma non dà vita a nulla di organizzato.

È però con la caduta del fascismo che riceve l’incarico di riorganizzare il Partito socialista a Modena e svolge la funzione di segretario del partito fino alla Liberazione. Inoltre, durante la Resistenza, combatte nella brigata Matteotti della divisione Modena Montagna. Il 23 aprile 1945, il giorno dopo la liberazione del capoluogo, viene nominato dal Cln provinciale membro effettivo della Deputazione provinciale di Modena (a luglio sarà confermato in tale ruolo dal Comando alleato). È presidente dell’Ente comunale di assistenza di Modena. Dal 1945 al 1949 è il primo presidente della Federazione delle cooperative di Modena e nelle prime elezioni amministrative del dopoguerra è eletto consigliere comunale. Nel 1951 è eletto presidente della Provincia di Modena, incarico che manterrà fino al 1960. In questa veste, adotta una linea politica attenta alle esigenze della popolazione locale e del territorio.

Muore a Modena il 30 marzo 1977.

Bertelli 1949
Luoghi, Persone e Avvenimenti
Avvenimento
Una scuola al passo con i tempi
Avvenimento
La “macchina per la salute” entra in funzione
Avvenimento
Non sono “matti”
Luogo
Sede dell’Istituto tecnico industriale provinciale “Enrico Fermi”