Don Mario Rocchi

Acquaria di Montecreto (MO), 1913 – Modena, 2014

Sacerdote

Mario Carlo Giuseppe Rocchi cresce sull’Appennino modenese, in un contesto familiare fortunato rispetto alla realtà montana. Avverte precocemente la vocazione e frequenta il seminario diocesano di Fiumalbo. Nel 1938 è ordinato sacerdote. Per la sua conoscenza della realtà montana e la sua forte propensione allo studio diventa subito insegnante presso il Collegio San Carlo di Monteombraro, dove coniuga le funzioni proprie del suo ministero con la realizzazione di attività oratoriali e ricreative per ragazzi e adulti. Sempre qui incontra don Elio Monari, dal quale viene coinvolto sia nel salvataggio dei prigionieri anglosassoni durante gli anni della guerra, sia nel progetto di un oratorio cittadino per i giovani disorientati dalla situazione bellica.

Conosciuto per le sue attività e la sua personalità mediatrice, don Mario è un punto di riferimento in questo progetto, sia per il clero locale, sia per lo stesso Monari, ormai troppo esposto nel suo aiuto ai partigiani della montagna. In effetti, dopo la sua uccisione, nel luglio 1944, don Mario si impegna a concludere il percorso della Città dei ragazzi, vero e proprio lascito spirituale di Monari al confratello, che, dal 1945 al 1955, è anche alla guida della Gioventù italiana di Azione cattolica. Negli anni Cinquanta mette quindi a punto il suo progetto comunitario, raccogliendo intorno a sé un migliaio di giovani.

Dal 1945 al 1956 insegna matematica e scienze presso il seminario metropolitano, di cui diventa direttore spirituale (1956-1963). Nel 1963, nel pieno del dibattito innescato dal Concilio Vaticano II, è designato Vicario generale della diocesi (ruolo che ricopre fino al 1975). In questi anni promuove le nuove linee operative della diocesi modenese e la nuova modalità nell’amministrazione dei benefici – prima affidata ai parroci – attraverso il Cabe (Commissione amministrativa dei benefici ecclesiastici) che li centralizza e li redistribuisce al clero secondo criteri di equità, anticipando la riforma nazionale del 1987.

Nel 1976 è Vicario per l’amministrazione e, dal 1982, delegato per le opere pie (fino al 1994). Dal 1983 è membro del Consiglio per gli affari economici. Nonostante gli impegni nell’amministrazione diocesana, la Città dei ragazzi rimane il centro del suo ministero e non si allontana mai dall’oratorio che aveva visto sorgere.

Ottiene numerosi riconoscimenti e onorificenze.

Muore nel 2014, all’età di 101 anni, presso la Città dei ragazzi. Alle sue esequie, celebrate in cattedrale dall’arcivescovo Antonio Lanfranchi, partecipa un gran numero di cittadini e religiosi.

don mario rocchi alla cdr2
Luoghi, Persone e Avvenimenti
Luogo
Città dei ragazzi
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