1950
Il metodo “Fresno”
La carta di credito e l’evoluzione del capitalismo
La carta di credito ha una storia curiosa. Nasce nei primi mesi del 1950 per poter pagare in ristoranti e alberghi della “Grande Mela”, facendo a meno dei contanti. All’origine, secondo un aneddoto spesso ripetuto, vi sarebbe una dimenticanza. Nel 1949, l’uomo d’affari Frank X. McNamara si trova in un ristorante di New York con alcuni clienti, quando si accorge che non ha con sé il portafoglio. In quel caso, gli viene in soccorso la moglie, che paga per lui. Al di là del caso particolare, però, McNamara pensa che sia necessario escogitare un sistema per ovviare in futuro a queste difficoltà. Erano già presenti in America metodi di pagamento a credito che alcuni esercenti mettevano a disposizione dei clienti più affezionati, ma McNamara, insieme all’avvocato Ralph E. Schneider e al venditore e agente Alfred S. Bloomingdale, ha l’idea di una carta, il Diners Club, che già nel 1951 può contare più di quarantamila soci. Meno di un decennio dopo, la Bank of America acquisisce il Diners Club e sperimenta una carta in grado di assicurare i pagamenti anche in altri esercizi commerciali, fornendo garanzie ai propri correntisti. La carta, denominata BankAmericard, viene spedita come progetto pilota agli abitanti di Fresno, senza chiedere il loro consenso. Nella città californiana il 45 per cento degli adulti ha un conto presso Bank of America: in questo modo è più facile convincere i negozianti ad accettare la carta. Nonostante complesse operazioni e risultati altalenanti, i detentori di licenze BankAmericard creano un programma di credito denominato Visa e i loro concorrenti MasterCard. Oggi VISA e Mastercard sono i due più grandi distributori al mondo di carte di credito. Il capitalismo internazionale entra in una nuova fase, che dura tutt’ora.