Federazione provinciale delle cooperative di consumo

Piazzale Boschetti, ℅ Camera del Lavoro

Dopo la dura repressione governativa dal 1898, la Federazione provinciale delle cooperative di consumo viene rifondata poco prima del Natale del 1903 nei locali della Camera del lavoro e su diretto interessamento di quest’ultima. Questa vicinanza fisica è la concreta manifestazione di una concordanza, se non quasi coincidenza, di ideali e principi tra i due organismi, tanto che il movimento cooperativo di consumo modenese aderisce ufficialmente alla Camera del lavoro e sostiene materialmente il movimento operaio.

Sempre presso questa sede, nel 1911, i dirigenti della Federazione immaginano la costituzione di un Consorzio acquisti per effettuare gli acquisti in modo collettivo ottenendo un vantaggio sui prezzi, per sostituire progressivamente alla produzione privata una produzione cooperativa e per offrire assistenza amministrativa, legale e tecnica alle cooperative che ne avessero bisogno.

Sebbene anche questa prospettiva non trovi attuazione, nel 1917, in piena guerra mondiale, nasce una Cooperativa di consumo. La sede della nuova Alleanza cooperativa modenese (denominata dai più “la Popolare”) sarebbe stata la Casa del popolo opportunamente adattata e sufficientemente grande per vendere una vasta varietà di generi, tale da contribuire anche al sostentamento economico degli organismi politici che hanno sede nella stessa Casa del popolo. L’iniziativa infatti viene promossa dalla Camera del lavoro e dalla Federazione provinciale delle cooperative di consumo. Lo spaccio, situato in piazza Mazzini, avrebbe garantito merce a prezzi calmierati attirando un alto numero di consumatori.

Per quanto i risultati economici siano soddisfacenti, la crisi occupazionale del dopoguerra, il rafforzamento delle cooperative “bianche” e la repressione dello squadrismo nero decretano la fine della Cooperativa di consumo, progressivamente sostituita da cooperative fasciste.

Il 18 novembre 1945, il Congresso provinciale dei cooperatori riunisce nella sala di San Vincenzo, dove 26 anni prima erano nati i Fasci modenesi, i rappresentanti di tutte le società di consumo della provincia per ricostituire la Federazione delle cooperative. Proprio quella sarà anche la sede della rinata Camera del lavoro, a suggellare, ancora una volta, la continuità e la comunione d’intenti che ha da sempre animato la storia della cooperazione e del lavoro a Modena.

Persone e Avvenimenti
Avvenimento
La cooperazione per il socialismo