Caterina Caselli

Sassuolo (Modena), 1946

Cantante e manager discografica

Nata il 10 aprile 1946, la sua infanzia è segnata da un tragico evento: ha solo 14 anni quando il padre Francesco si suicida, lasciando sole la moglie Giuseppina Berselli - magliaia - e le due figlie. È il 1960. In quegli anni un conflitto generazionale sta crescendo nell’Italia del boom economico; i giovani rivendicano un nuovo stile di vita e manifestano un disagio esistenziale che trova nelle canzoni dell’epoca del beat un riferimento, portando al successo una nuova generazione di cantanti: molti sono uomini, poche le ragazze, una di queste è Caterina Caselli.

Caterina si dedica alla musica come sfogo e passione: dopo la gavetta iniziale in alcuni complessi che si fanno notare nelle balere emiliane, partecipa a diciassette anni al concorso di Castrocaro "Voci nuove", raggiungendo la semifinale.

Maurizio Vandelli dell’Equipe 84 la convince a trasferirsi a Roma. All’apertura del “Piper” – discoteca iconica del periodo dove non si va soltanto per ascoltare musica ma per stare in gruppo e protestare, ballando lo ‘shake’ contro l’ottusità dei ‘matusa’ – è una delle prime cantanti del beat italiano a esibirsi, diventando così “la ragazza del Piper”. Qui viene notata dal discografico della CGD, che la scrittura.

Nel 1966 raggiunge l’apice del successo con la canzone Nessuno mi può giudicare. È in questa circostanza che la giovane interprete emiliana diventa per tutti “Casco d'oro”, soprannome che le viene affibbiato per la bionda acconciatura a caschetto. Dal palco di Sanremo si fa portatrice delle rivendicazioni femminili contro la morale corrente e rivendica il diritto a rapporti affettivi e sessuali prematrimoniali; una rivolta che per ora rimane nel privato, dentro le singole famiglie, prima che arrivi il neofemminismo a tradurla in una battaglia collettiva.

Nel 1970, dopo il matrimonio e la nascita del figlio, abbandona la carriera di cantante per dedicarsi all'attività di produttrice discografica e poi di talent scout musicale, dimostrando un fiuto eccezionale nel lanciare artisti come Andrea Bocelli, Elisa Toffoli, Avion Travel, Negramaro, Malika Ayane, Gazosa, Raphael Gualazzi.

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Caselli 3
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L’era del beat all’italiana