1981

2 volte NO: una vittoria delle donne

La legge 194 non si tocca

L’approvazione della legge n. 194/1978 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” è il punto di approdo della rivendicazione portata avanti durante tutto l’arco degli anni Settanta dai movimenti femminili e femministi e dalle componenti più avanzate dello schieramento politico parlamentare per affrontare e risolvere la piaga dell’aborto clandestino. Si stimano, infatti, circa 3 milioni di aborti con 20.000 decessi di donne all’anno, per tutti gli anni Settanta. Nello spirito della tutela sociale della maternità, l’obiettivo principale della legge è la deprivatizzazione del problema dell’aborto, di cui lo Stato e la società intera devono farsi carico, proteggendo la maternità e cancellando il dramma sociale dell’aborto clandestino.

Tre anni dopo la sua traduzione in legge, l’interruzione volontaria di gravidanza diventa oggetto di due referendum abrogativi: quello promosso dal Movimento per la vita, dietro al quale si mobilita il mondo cattolico più integralista e che propone l’introduzione di una pena a prescindere dalle ragioni che spingono ad abortire; quello dei radicali che chiedono una pratica dell’aborto più libera per le minorenni (l’art. 12 della legge 194, infatti, prevede per le minorenni l’autorizzazione da parte dei genitori o di chi ne esercita la podestà genitoriale o tutela) e più libera anche dal controllo statale (di fatto una deregulation che ne avrebbe previsto la privatizzazione).

I referendum si svolgono il 17 maggio 1981. L’attacco alla legge 194 non passerà: la proposta dei cattolici raggiunge il 32,1% contro il 67,9% del ‘fronte del no’; quella radicale ottiene poco più dell’11,5% dei voti con il ‘fronte del no’ all’88,5%. In provincia di Modena, la proposta dei radicali ottiene il 7,33% dei ‘sì’ e il 92,67% dei ‘no’; quella del Movimento per la vita ottiene 21,36% di ‘sì’ e 78,64% di ‘no’.

La legge 194 sull’aborto è un traguardo che ha alle spalle lunghi anni di mobilitazione delle donne e durante la sua lunga gestazione il paese è cresciuto. Una nuova consapevolezza dei problemi connessi alla sessualità, alla famiglia, alla coppia è diventata senso comune.