1939

Invasione della Polonia

Inizia la Seconda guerra mondiale

I mesi che intercorrono tra la conferenza di Monaco (fine settembre 1938) e l’inizio della Seconda guerra mondiale, mostrano come la falsa pace negoziata tra Hitler e le potenze democratiche è solo il preludio ad uno scontro inevitabile. L’illusione di aver placato le mire espansionistiche della Germania con la cessione dei Sudeti svanisce di fronte all’occupazione della Boemia e della Moravia già nel marzo del 1939. La fine dello stato cecoslovacco sprona le potenze occidentali a mettere da parte la politica dell’appeasement; così la Gran Bretagna e la Francia provano a dare vita a una strategia diplomatica in chiave antitedesca basata su patti di assistenza militare con diversi paesi per limitare l’aggressività delle potenze dell’Asse. Il più importante di questi viene stipulato con la Polonia, che rappresenta il primo obiettivo delle mire espansionistiche tedesche. Hitler, già nel mese di marzo, ha rivendicato il controllo sulla città di Danzica e il diritto di passaggio attraverso il corridoio che la unisce al territorio polacco. Dopo la sigla del “Patto d’acciaio” tra Germania e Italia (maggio 1939), l’unica incognita ai piani di conquista di Hitler è costituita dall’atteggiamento dell’Unione Sovietica. Una partecipazione dei sovietici all’alleanza contro la Germania avrebbe compromesso la strategia del Führer, ma le reciproche diffidenze tra Gran Bretagna, Francia e Unione Sovietica spingono Stalin a prestare più attenzione alle offerte di intesa che giungono da parte del Terzo Reich. Le trattative tra tedeschi e sovietici sfociano nel patto di non aggressione tra i due paesi (patto Molotov-Ribbentrop). Così il 1° settembre del 1939 le truppe tedesche attaccano la Polonia E il 3 settembre Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania.