Penna a sfera

Oggetti rivoluzionari: la penna a sfera
Attorno al 1962 la mia maestra Norma Mazzoni venne considerata una rivoluzionaria perché impose a me e ai miei compagni di classe di seconda elementare, a Sant’Agnese Centro in via Prampolini, l’uso di uno strumento per l’epoca ancora inusuale, la penna biro: più precisamente la sottilissima ed elegante pelikanina. Niente più macchie e sbavature dovute alla triade tradizionale, pennino inchiostro e calamaio. A distanza di più di sessant’anni mi rendo conto dell’importanza di quella scelta innovativa, che senz’altro favorì un passaggio più fluido e positivo delle parole dalla mente alla mano e di lì al quaderno: una scelta della quale ancora oggi godiamo. (A. Bertoni)

 

Inchiostri democratici. Fra biro e bic, le penne in rivolta.

Conferenza con Alberto Bertoni, poeta e critico letterario