1917

Dalla Russia all’Urss: la rivoluzione di ottobre

La mattina del 7 novembre (25 ottobre secondo il calendario russo) i soldati rivoluzionari e le guardie rosse, ossia le milizie operaie armate, prendono il Palazzo d’Inverno, simbolo del potere zarista.

Lenin e Trotzkij compiono il passo decisivo verso quella che sarà una rivoluzione per gli equilibri dell’Europa e del mondo. La repentina presa del potere da parte dei bolscevichi e la formazione di un governo rivoluzionario incontrano l’opposizione della maggioranza delle forze politiche.

Dopo l’uscita della Russia dalla guerra con il trattato di Bret-Litovsk nel 1918, la reazione delle potenze europee dell’Intesa spinge i bolscevichi a instaurare una vera e propria dittatura. Un passo fondamentale si compie poi nel 1919 con la nascita dell’Internazionale Comunista, che estende a tutto il movimento operaio europeo la frattura tra comunismo e socialdemocrazia che si era verificata in Russia. È un processo che porta, nel 1922, i singoli congressi dei soviet a dare vita all’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), un complesso sistema istituzionale ed economico il cui potere è affidato al Congresso dei Soviet, ma in realtà giace nelle mani del Partito Comunista, l’unico previsto dalla costituzione.