1990

Il declino comunista

La Federazione modenese del Pci negli anni Ottanta e Novanta

Nato nel 1921, principale forza di opposizione al fascismo, egemone durante la Resistenza, il Partito comunista modenese nel dopoguerra diventa il più importante soggetto politico della provincia, raccogliendo il consenso delle classi lavoratrici e di larga parte della comunità locale. Nella seconda metà degli anni Settanta ottiene la punta più alta di consenso elettorale e dimostra un’indubbia potenza organizzativa, potendo contare su oltre 80.000 iscritti, 6 comitati di zona, 370 sezioni (104 delle quali aziendali), 190 circoli giovanili, 76 funzionari politici, 76 amministratori pubblici, 23 tecnici.

Nonostante questa evidente egemonia i problemi non mancano, sia sul piano economico e sociale sia su quello più strettamente politico, in particolare per l’avvio di una fase inedita di competizione con il Partito socialista.  Sul piano locale l’evento più traumatico è l’uscita dei socialisti dalla Giunta comunale di Modena nel 1982. Ma questa è solo la punta di un processo più ampio, che vede le giunte di sinistra in provincia ridursi nel giro di cinque anni da 28 a 13.

Le tensioni a sinistra si stemperano nel 1987 con il ritorno in giunta dei socialisti e l’ingresso dei repubblicani, e diventa sindaca per la prima volta una donna, Alfonsina Rinaldi. Lo stesso anno, alle elezioni politiche, il partito ottiene il 48,9% dei voti, contro il 52,8% di quattro anni prima, mentre prosegue il calo degli iscritti, che passano dagli 80.888 del 1980 ai 64.774 del 1989. Nonostante i tentativi di innovazione, in particolare da parte dei giovani comunisti, il partito fatica ad adeguarsi alla nuova realtà economico-sociale e a rispondere ai nuovi bisogni che emergono. Nelle elezioni amministrative del 1990 i comunisti modenesi perdono la maggioranza assoluta a Modena e in provincia.

Sul finire del decennio il rapido mutamento del quadro internazionale (con le spinte riformatrici di Michail Gorbačëv in Urss, la rivolta di piazza Tienanmen in Cina, l’abbattimento del muro di Berlino e la fine dei regimi comunisti nell’Est) convince la Federazione modenese a schierarsi apertamente con la proposta di superamento dell’esperienza del Pci lanciata dal segretario Achille Occhetto, che porta alla nascita nel 1991 del Partito democratico della sinistra, mentre la minoranza dà vita al partito di Rifondazione Comunista.

Biografie
Alfonsina Rinaldi

Castelnuovo Rangone (Modena), 1947