1977

Vogliamo le donne in officina e non solo in cucina!

Nella primavera 1977 a Modena la Flm-Federazione lavoratori metalmeccanici coinvolge il movimento delle donne organizzate e i gruppi femministi nella vertenza con la Fiat Trattori, chiedendo migliori condizioni di lavoro, sicurezza ambientale, controlli sanitari, riorganizzazione dei reparti e quantificazione e programmazione di nuove assunzioni tra cui l’inserimento di manodopera femminile nel ciclo produttivo dell’azienda. A maggio nasce il “Comitato di lotta per l’occupazione femminile alla Fiat”, che collaborerà con il Consiglio di fabbrica e con il Consiglio sindacale di zona. Il Comitato, appoggiato da Udi, Collettivo femminista modenese e Gruppo del salario al lavoro domestico, chiede l’inserimento definitivo di un numero consistente di donne senza preclusione di reparto, con opportunità di qualificazione professionale e migliori condizioni di lavoro.

A spingere gli attori sociali c’è consapevolezza che emancipazione e liberazione non possano esistere senza protagonismo femminile e indipendenza economica. Si inizia così a costruire una strategia comune per il diritto al lavoro come risposta alla diffusa esigenza di parità, anche nella provincia di Modena, che registra una percentuale più alta di donne occupate rispetto alla media nazionale.

Dopo accanite contrattazioni, il 29 ottobre si raggiunge l’accordo su occupazione femminile, organizzazione del lavoro e ambiente. Settanta donne varcano i cancelli della Fiat e vengono inserite in tre diversi reparti produttivi; mentre l’azienda si impegna a verificare, in base alle previsioni occupazionali, la possibilità di ulteriori inserimenti di personale femminile.

Da questa esperienza nasce l’idea di una “Carta di impegno di lotta e di proposta delle donne modenesi” con progetti per cambiare la qualità della vita, l’organizzazione del lavoro e la società intera.

La vertenza Fiat ha rappresentato un momento di crescita per il movimento femminile e per quello sindacale e ha spinto le donne ad aggregarsi all’interno del sindacato.