1977
La rivoluzione di un marchio inconfondibile
Fiat Trattori diventa FiatAgri
La storica azienda Fiat Trattori, nata a Modena nel 1928 e divenuta poi sufficientemente forte per superare la crisi conseguente alla Seconda guerra mondiale e affrontare il suo rilancio negli anni Cinquanta con la produzione di trattori sempre più sofisticati, vive un nuovo grande cambiamento negli anni Settanta. L’ampliamento dell’attività porta infatti al decentramento di alcuni settori produttivi e dei punti vendita, nonchè la messa in campo di nuove mietitrebbie e altre macchine agricole da raccolta. Questa crescita richiede l’acquisizione di nuove aziende specializzate e porterà alla costituzione di una nuova azienda: la Fiat Agri.
Già nel 1974 Fiat Macchine e Movimento Terra Spa creano una joint venture con la società americana Allis-Chalmers, da cui nasce Fiat-Allis, che si impone sul mercato internazionale delle attrezzature per l’edilizia. L’anno successivo Fiat Trattori acquisisce il 20% di Laverda Spa, azienda specializzata in mietitrebbie fondata nel 1873 da Pietro Laverda. Dal 1975 al 1979 viene inoltre lanciata sul mercato la serie 80, composta dai primi trattori al mondo in cui la piattaforma è stata montata su posti a sedere flessibili e cabina specificamente disegnata dalla società Pininfarina. Nel 1976 la produzione supera gli 86.000 trattori dei quali più di 50.000 destinati all’esportazione. Nel 1977 la produzione Fiat supera la quota di 1.200.000 trattori costruiti dalle sue origini. Lo stesso anno, l’azienda amplia il suo portafoglio prodotti: rileva l’americana Hesston per le macchine da fienagione, la Braud, leader nella produzione di vendemmiatrici, e Agrifull, specialista italiano nei trattori di piccole dimensioni. La società decide di rinnovare il suo marchio in FiatAgri e cambia la livrea, da arancione a rosso “terracotta”, che caratterizzerà tutti i nuovi trattori.
Dal 1978 entra anche nel mercato nordamericano aprendo la strada a nuovi orizzonti e nuove sfide.