1968

Il Sessantotto a Modena

14 novembre: la manifestazione degli studenti e le cariche della polizia

A Modena il movimento studentesco nasce alla fine del 1967 nelle università e si diffonde tra il 1968 e il 1969 nelle scuole superiori.

Gli studenti, mossi dagli eventi nazionali e dalle proteste nell’ateneo, contestano l’autoritarismo del sistema scolastico, rivendicano spazi di partecipazione, chiedono un rinnovamento dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento, rifiutano i criteri di una selezione scolastica che considerano classista e si battono per il diritto allo studio.

Nell’autunno del 1968 sono occupate diverse scuole e si organizzano manifestazioni «in risposta alle prese di posizione autoritarie e riformistiche delle autorità scolastiche».

Il 14 novembre il movimento studentesco indice una mobilitazione, in coincidenza con lo sciopero generale per la riforma delle pensioni proclamato dai sindacati. Migliaia di studenti sfilano per le vie del centro e poi verso il Provveditorato presidiato dalla polizia. Qui – per la prima volta a Modena – le forze dell’ordine caricano gli studenti. Dopo aver ottenuto il rilascio di tre compagni che erano stati fermati, gli studenti si dirigono in corteo verso piazza Grande dove è in corso il comizio sindacale, per avanzare anche le loro richieste.

L’intervento della polizia provoca nei giorni successivi altri scioperi e manifestazioni. Un corteo di seimila studenti confluisce al Palazzo dello Sport, poi sotto la sede del “Resto del Carlino” in segno di protesta contro il giornale che attacca e denigra il movimento studentesco. A partire dall’Istituto Fermi, si prosegue la lotta e si organizza un’assemblea al Teatro Comunale aperta a genitori e cittadinanza.

Il movimento studentesco trova sostegno anche nelle istituzioni locali e nella Camera del lavoro. La giunta comunale auspica l’approvazione di una legge che riconosca l’esercizio dei diritti democratici nelle scuole. Il Consiglio comunale approva un ordine del giorno nel quale si considera «intollerabile» l’intervento della polizia contro gli studenti. La Cgil chiede la sospensione di ogni azione giudiziaria a carico degli studenti modenesi denunciati e chiama i lavoratori a manifestare la loro solidarietà.

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