1948

“Nel segreto della cabina elettorale…”

Le elezioni politiche del 1948 a Modena

Nell’aprile del 1948, dopo la fine dei lavori della Costituente, si procede con le prime elezioni politiche dell’Italia libera. Quasi 30 milioni di cittadini (con un’affluenza del 92%) sono chiamati alle urne tra domenica 18 e lunedì 19 per schierarsi con il Fronte democratico popolare, composto da socialisti e comunisti, o con la Democrazia cristiana, dopo un anno dalla rottura del governo tripartito e lunghi mesi di battaglie ideologiche.

Anche a Modena lo scontro sociale e politico si accende e frantuma quelle forze unite durante la lotta di liberazione. Dopo un’incandescente campagna elettorale, in quel weekend primaverile vengono espressi nella circoscrizione di Parma (comprendente le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena) quasi un milione di preferenze, che aggiudicano, diversamente dall’andamento nazionale, il vantaggio del Fronte popolare. Mentre quest’ultimo ottiene più del 50% dei voti, la Dc si attesta sul 37% e l’Unità socialista non raggiunge il 10%.

Vengono dunque eletti alla Camera: per i comunisti Gina Borellini (una delle 49 donne del Parlamento della prima legislatura, nonché una delle più giovani), Mario Ricci e Olinto Cremaschi; per i democristiani Alessandro Coppi e Attilio Bartole (primo dei non eletti nella circoscrizione emiliana per la Camera); per l’Unità socialista Italo Cornia, che aderisce ai socialdemocratici.

In Senato vengono eletti il comunista Mario Alberto Pucci e il democristiano Giuseppe Medici. Il socialista Arnaldo Zanuccoli, candidato al Senato per il Fronte democratico popolare nel Collegio senatoriale di Modena, non viene eletto, ma il 15 gennaio 1953 entra a palazzo Madama in sostituzione di un parlamentare deceduto per restarci pochi mesi durante la prima legislatura.

A seguito dei risultati a livello nazionale, che vedono il trionfo della Democrazia cristiana, il Pci modenese si concentra sulle organizzazioni e le amministrazioni locali che possono assicurare vasti collegamenti con i cittadini, garantendo un importante supporto per proseguire con la difficile battaglia politica che si era innescata l’anno prima.

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