1959

La Rivoluzione cubana

Fidel Castro rovescia il dittatore Fulgencio Batista

Presidente di Cuba dal 1940 al 1944 e poi dal 1952 al 1959, Fulgencio Batista aveva imposto sull’isola una dittatura corrotta e oppressiva, tesa a fare gli interessi dell’oligarchia dominante, alla quale si oppongono strenuamente lavoratori, intellettuali e comunisti per ripristinare la democrazia. Tra questi emerge la figura di Fidel Castro, ben presto a capo di un gruppo di guerriglieri che organizza un attentato contro il regime presso la caserma Moncada, il 26 luglio 1953. A seguito del fallimento di questo, Castro viene arrestato e, alla sua liberazione, si rifugia in Messico con altri guerriglieri, ai quali si aggiunge anche il medico argentino Ernesto Guevara (detto il Che). In questi anni Castro si occupa di riorganizzare il Movimento 26 luglio (questo era il nome del gruppo in onore dell’attentato alla caserma), tessere accordi e reperire fondi per proseguire con l’opera di opposizione. Nel 1956 il gruppo rientra a Cuba dove innesca episodi di guerriglia e trova progressivamente seguito tra le masse dei contadini più poveri. Grazie alle sue doti strategiche, politiche e propagandistiche, il leader rivoluzionario riesce ad allargare la base di consenso e a non avere alcun ostacolo da parte degli Stati Uniti, tanto da riuscire a neutralizzare la violenta repressione del regime grazie ad azioni diffuse in tutto il paese.

La notte di Capodanno del 1959, Batista è così costretto a fuggire mentre l’8 gennaio Castro entra trionfalmente a L’Avana. Una volta preso il potere, il nuovo presidente avvia però riforme in senso socialista e gli Stati Uniti bloccano gli investimenti che avevano sull’isola. In conseguenza di ciò, Cuba si avvicina al comunismo e cerca l’appoggio dell’Unione sovietica, arrivando alla rottura delle relazioni diplomatiche con i propri vicini nel 1961.

Cuba viene proclamata prima repubblica socialista d’America dallo stesso Castro, che, a seguito dello sbarco alla Baia dei Porci con lo scopo di invasione statunitense, assume come suo compito definitivo la lotta contro l’imperialismo a stelle e strisce in America latina.