1948

Entra in vigore la Costituzione della Repubblica italiana

Dopo un lungo e appassionato lavoro di redazione in seno all’Assemblea Costituente – eletta per la prima volta a suffragio universale il 2 giugno 1946 – la Costituzione della Repubblica italiana, promulgata dal Capo dello Stato il 27 dicembre 1947, entra in vigore il 1° gennaio 1948.

Essa affonda le sue radici nella lotta di liberazione del biennio 1943-1945: le decisioni della Costituente non sono solo le scelte dei partiti ma anche quelle dei singoli costituenti, a loro volta riflesso e portato delle decisioni di chi aveva combattuto al tempo del ferro e del fuoco partigiano, come afferma Giuseppe Dossetti nel suo intervento in Assemblea del 21 marzo 1947. Più tardi anche Piero Calamandrei, nel famoso discorso pronunciato il 26 gennaio 1955 a una platea di studenti medi e universitari, ritorna su questo rapporto: «Dietro a ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi […] che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta».

Interventi che invitano a guardare ai singoli costituenti non solo come a rappresentanti che votano secondo le indicazioni del proprio schieramento politico, rendendo esecutivi i compromessi che i partiti raggiungono, ma come a uomini e donne che scelgono secondo coscienza. L’esperienza umana e giuridica della Resistenza all’origine della nuova Costituzione fa infatti da sfondo alle mediazioni e ai compromessi dei partiti, condizionandoli e indirizzandoli: sono i valori di autonomia, partecipazione della democrazia dal basso, libertà e responsabilità a cementare il largo consenso che circonda i principi fondamentali della prima parte della Costituzione.

Tra le altre cose, la nostra Carta stabilisce alcuni punti fermi in tema di parità di diritti tra uomo e donna, grazie al ruolo decisivo delle 21 donne elette alla Costituente, che pongono le premesse di una completa affermazione delle donne nella famiglia, nella società, nelle professioni, nella vita politica. Sarà proprio intorno ai principi cardine espressi nella Carta costituzionale che le donne italiane intraprenderanno un cammino di emancipazione da una secolare soggezione giuridica e culturale.

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