1949

Donna non si nasce, lo si diventa

In Francia viene pubblicato Le Deuxième sexe di Simone de Beauvoir

Uno dei testi fondamentali del femminismo europeo, Le Deuxième Sexe di Simone de Beauvoir, esce in Francia nel 1949 per l’editore Gallimard, rappresentando il primo studio comprensivo sulla condizione femminile.

Per avere svelato le costruzioni culturali poste dietro la subordinazione sociale della donna, il libro scandalizza la Francia e suscita critiche durissime in ogni ambiente: nel 1956 il Vaticano lo mette all’Indice ma anche la sinistra francese non risparmia duri attacchi. Le donne, invece, lo leggono e vi si riconoscono, soprattutto le giovani donne, borghesi, colte e benestanti, seppure oppresse. Il testo supererà, poi, questo uso ‘privato’ con l’emergere del femminismo della seconda ondata. Negli anni Settanta, infatti, le donne lo andranno a recuperare – in Italia viene tradotto solo nel 1961 dalla casa editrice Il Saggiatore, nota per il suo programma progressista – rendendolo così pietra miliare da cui nessun pensiero femminista può prescindere.

Tracciando un percorso che interroga filosofia, antropologia, letteratura, biologia e psicologia, questo volume ricerca le cause dell’oppressione femminile. La celebre affermazione «donna non si nasce, lo si diventa» sintetizza l’analisi dell’autrice: a definire il destino della donna non è lo status biologico e psicologico ma la sua condizione sociale e storica. La scrittrice si chiede cosa sia una donna, arrivando ad affermare che essa ha sempre rappresentato l’altro, il polo negativo: la sua individualità è sempre stata definita in relazione all’uomo, proprio perché i concetti di “donna” e “femminile” sono il frutto di una ricostruzione storica e culturale; così la “liberazione” dalle condizioni di oppressione non può che essere collettiva e il frutto di un processo di affermazione.

Le sue riflessioni fanno del Secondo sesso un caposaldo del neofemmismo: il movimento, che si sviluppa in tutta Europa, ha come obiettivo non solo l’emancipazione delle donne, ma anche la loro liberazione da un sistema patriarcale che ha giustificato la subordinazione della donna nella famiglia.

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