1923
Una scuola per “creatori di forme nuove”
L’Accademia di Belle Arti di Modena diventa l’Istituto d’Arte Adolfo Venturi
Il 1923 è, per l’Istituto d’Arte di Modena, un anno di cambiamenti.
Il 31 dicembre entra in vigore il Regio Decreto n. 3123 sull’Istruzione artistica nell’ambito del più ampio panorama della riforma Gentile. In conseguenza di ciò, a decorrere dal 1° novembre 1924 il Regio Istituto di Belle Arti in Modena viene trasformato in Regio Istituto d’Arte “Adolfo Venturi”, per l’arte applicata all’industria. «Il nuovo Istituto d’Arte» si recita nella relazione di presentazione dell’Istituto dell’anno scolastico 1924/1925, «ha per scopo di avviare con intendimenti prevalentemente pratici giovani artefici a mestieri proficui e tradizionali nella regione, addestrandoli a speciali forme di lavoro attraverso il tirocinio del laboratorio e dell’officina, alla costruzione di oggetti, opere d’arte applicata e industriale, e di edifici destinati agli usi comuni della vita.»
Questo cambiamento, in realtà, ha radici più remote, quando, nel 1878, una pericolosa ondata di soppressioni scolastiche ne aveva minacciato la chiusura. Grazie alla fama acquisita negli anni per il valido metodo di insegnamento, l’adeguatezza delle attrezzature e l’autosufficienza della scuola, ma anche l’impegno di numerosi professori che avevano appreso l’arte tra le pareti di via Belle Arti, il rischio per Modena viene scongiurato, a condizione che la scuola e l’amministrazione si occupino interamente del mantenimento economico. La cura maggiore proviene da Adolfo Venturi, ex studente dell’allora Accademia di Belle Arti di Modena e da 25 anni professore di Storia dell’arte presso l’Università di Roma, che grazie alla sua autorevolezza accademica e al suo ruolo di senatore del Regno, contribuisce all’esito positivo della vicenda, tenendo una costante attenzione alle sorti del “suo” Istituto modenese.
Per questo, e per il ruolo importantissimo che riveste negli studi dell’arte, nella promozione e nello sviluppo dell’istruzione artistica, il 27 maggio 1923 l’Istituto di Belle Arti di Modena viene intitolato proprio ad Adolfo Venturi. Da quel momento e fino al 1962, la scuola viene ordinata in tre sezioni (capimastri: decorazione murale e pittorica; terrecotte e stucchi) che mettono in campo il programma artistico-industriale che l’ha connotata.
Gallery
Modena, 1885 - Roma, 1961