1929

Il Big Crash e la crisi del 1929

Con l’espressione “Big Crash” si identifica il giorno in cui crolla la Borsa di New York il 29 ottobre del 1929. È un martedì. E resterà alla storia come il martedì nero.  Questo giorno riflette a pieno il panico associato alla Grande Depressione, tra le più gravi crisi economiche della storia del mondo industrializzato.  Il prezzo delle azioni di numerose grandi imprese precipita.  Il valore, di conseguenza, viene negoziato e nel solo martedì nero cala di dieci miliardi di dollari. Questo genera una corsa alle vendite e un’ulteriore caduta del valore dei titoli distruggendo in poco tempo tutti i guadagni dei possessori. Il crollo del marcato azionario colpisce in un primo momento soprattutto i ceti benestanti, ma finisce per avere contraccolpi devastanti per tutto il Paese e per l’intera economia mondiale che dipendeva in modo determinante da quella statunitense. Gli effetti globali della crisi vengono accentuati dal fatto che gli Stati Uniti cercano di difendere la loro produzione sul piano economico esacerbando il protezionismo e riducendo fino a sospenderla l’erogazione del credito all’estero. Questo provoca una reazione a catena in quanto gli altri stati adottano misure simili. Tra il 1929 e il 1932 il valore del commercio mondiale si contrae di oltre il 60% rispetto ai tre anni precedenti.