1915

Nascita di una nazione di David Griffith

L’8 febbraio del 1915 esce nelle sale il film Nascita di una nazione del regista statunitense David Llewelyn Wark Griffith, uno dei primi lungometraggi prodotti negli stati Uniti. Il film, un colossal sulla guerra di Secessione americana, racconta la storia di due famiglie amiche che a causa del conflitto vengono a trovarsi negli opposti schieramenti.

Griffith individua la guerra di Secessione come evento fondante della nazione americana. La narrazione è di stampo chiaramente manicheo ("il bianco eroico e il nero infido") e il film risponde all'esigenza della costruzione di un mito di fondazione anche per gli Stati Uniti. Il film suscita numerose proteste e critiche per le sue posizioni contro i neri d’America e per la locandina dove un membro del Ku Klux Klan è ritratto come un eroe. Nonostante l'opera sia considerata estremamente controversa, a Griffith, che intuisce le enormi potenzialità del mezzo cinematografico, e a questo film si deve la nascita del cinema d'autore. Accusato di apologia di razzismo, il film Nascita di una nazione (che ancora oggi crea tumulti e scontri ad ogni sua proiezione) mette in scena una ideologia urticante ed esplicitamente razzista anticipando una questione che di lì a poco diventerà dominante.

"Il primo capolavoro fra i lungometraggi americani nel periodo muto è anche il film più controverso nella storia del cinema e il più fortunato sul piano commerciale. Per decenni i critici di tutto il mondo lo hanno acclamato fra le dieci migliori pellicole mai realizzate. La sua influenza sull'arte e l'industria dei successivi decenni è enorme e duratura, coinvolgendo tuttora la produzione commerciale come quella d'autore (Kubrick, Spielberg, Coppola)" - Enciclopedia Treccani