1912

L’ambasciatrice della gastronomia modenese

Nasce l’Antica salumeria Fini

Come risulta da un documento dell'Archivio Storico Comunale di Modena, risale al 1912 l’apertura della Premiata salumeria Fini in via Canalchiaro 139, angolo Rua Frati, destinata a divenire uno dei negozi di gastronomia più frequentati e rinomati della città per la genuinità e bontà dei suoi prodotti. Nel retrobottega, dove vengono preparati gli insaccati dal giovane proprietario, Telesforo Fini, ben presto sono allestiti alcuni tavoli dove si possono degustare i tortellini, preparati e cucinati dalla moglie, Giuditta Ferrari. Durante la Prima guerra mondiale la vicinanza della salumeria a Porta San Francesco, dove si trova l’Ospedale militare, crea l’occasione di provvedere ai pranzi dei medici che vi lavorano. Così ben presto i medici e i parenti dei soldati feriti diventano clienti abituali e il piccolo retrobottega si trasforma nel giro di pochi anni in una trattoria e poi già dalla metà degli anni Trenta in un ristorante (in Rua Frati, 52) che diviene noto non solo in città, ma in tutta Italia, frequentato da personaggi di rilievo del mondo politico, del mondo del cinema, dello spettacolo e della cultura del tempo.  Già dagli anni Venti si infittiscono le richieste di aggiungere altri articoli di vendita alla primitiva licenza: aceto balsamico, amaretti, conserve, tutte le specialità che hanno fatto poi conoscere nel tempo il nome Fini oltre la dimensione locale e che compongono le prelibatezze modenesi. La storica salumeria di corso Canalchiaro, con arredi in legno che richiamano la vecchia tradizione modenese e la bella insegna d’epoca all’esterno, resta in gestione alla famiglia Fini fino al 2014. Considerata come luogo di particolare interesse storico e culturale, nel 1996 è stata posta sotto tutela dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici della Regione Emilia-Romagna.