1911

Il giornale della città

Torna a Modena la “Gazzetta dell’Emilia”

Il 17 giugno 1911 segna l’uscita del primo numero modenese della “Gazzetta dell’Emilia”. Il giornale, foglio liberale nato dalle ceneri della Gazzetta dell'Emilia pubblicato a Bologna dal 1868 al 1911, è diretto da Cesare Viaggi per 26 anni. La testata riportava nel sottotitolo la dicitura “Corriere di Modena” e recava l’indicazione “Anno LII” con riferimento alla testata “Gazzetta di Modena” risalente al 1859.

Il 6 novembre 1922 diventa “Organo della Federazione Provinciale Fascista” e dal 29 luglio 1927 “Quotidiano del Partito Nazionale Fascista”, perdendo qualsiasi autonomia editoriale. In questi anni le copie vendute nella provincia sono all’incirca 6.200, tante quante per il “Corriere della Sera”. In quegli anni la pagina culturale risulta ricca di temi affini all’arte, alla letteratura e al teatro, piuttosto che la cronaca nera, con lo scopo di offrire un’immagine eroica del regime.

Nel luglio del 1937 il giornale viene acquistato dal Partito nazionale fascista modenese diventandone organo di stampa ufficiale. Dal 15 aprile 1940 l’intestazione cambia in “quotidiano politico della sera” e viene diretto da Giuseppe Bertoni. Il 16 maggio 1942 l’incarico viene affidato a Rodolfo Monti. Durante il conflitto le scarse risorse lo riducono a sole due pagine. Il reggente provvisorio, dal 25 luglio 1943, è Riverberi Riva ma solo pochi giorni dopo il ruolo viene affidato a Erminio Porta, un antifascista che torna in attività dopo anni di forzato silenzio. Con il ritorno dei fascisti l’8 settembre 1943, Porta viene processato e condannato, riuscendo però a scappare in Svizzera. Dal 22 settembre 1943 il direttore è il fascista Enzo Cacciari. In seguito al suo arresto, la guida viene affidata a Vittorio Querel che adotta una linea più moderata. Il 21 aprile 1945 è l’ultimo giorno di pubblicazione del giornale; il giorno successivo esce con il titolo che annuncia la Liberazione della città sotto la testata “L’Unità Democratica”, organo del Comitato di liberazione nazionale, diretto nuovamente da Erminio Porta. L’11 febbraio 1947 il giornale riprende il nome di “Gazzetta di Modena”.