Villaggio artigiano Modena Ovest
Via Emilia Ovest – Via Emilio Po
Con il Piano di Ricostruzione del 1947 e il bilancio del 1949 il Comune di Modena si pone l’obiettivo di costruire un nuovo tessuto socio-economico e urbano su aree pubbliche, ma per la costituzione di un demanio comunale mancano gli strumenti per l’esproprio delle aree private. Residenze e attività dell’ex-Cittadella, distrutte dai bombardamenti, necessitano comunque una ricollocazione e nasce l’idea del “Villaggio artigiano della piccola e media industria” poi realizzato dal 1953, con l’acquisto del terreno a prezzo agricolo in località Madonnina, da parte del Comune.
Primo in Italia il Comune si fa attore economico, abbatte la rendita fondiaria, urbanizzando i lotti e vendendoli a prezzo di costo a operai e artigiani. Il “villaggio” assume il lavoro, valore fondante della Repubblica democratica, quale ideale riferimento per organizzare residenza, produzione e servizi, e fare comunità. La dedicazione delle vie a caduti partigiani rafforza l’identità del progetto.
A sud prevale il modello della casa-officina ispirato alle case-laboratorio del primo ‘900. La casa occupa il lotto sul fronte strada: il piano terra per uffici e sopra l’abitazione, dietro o a lato è unito il laboratorio-officina. Uno schema attuato con varianti spesso autocostruite, anche condividendo spazi e strutture tra vicini. L’architetto Vinicio Vecchi progetta 19 case-officina a blocco unico. A nord sono collocati i servizi, la scuola, le abitazioni dell’INA-Casa e la chiesa di San Giuseppe Artigiano, dove nasce la Comunità cristiana di base. Le relazioni industriali e spaziali, diversamente da quelle della grande fabbrica, maturano nella cultura condivisa del lavoro fra titolare, impiegati e operai, e creano coesione sociale.
II villaggio avrà grande fortuna ospitando centinaia di artigiani e operai licenziati negli anni Cinquanta, soprattutto da aziende meccaniche. Gli studi e il POC del 2014 elaborati dal Comune per la rigenerazione, e il lavoro di associazioni e residenti hanno cercato di mitigare gli effetti di dismissioni e contraddittorie trasformazioni.