Sinagoga

Piazza G. Mazzini, 26

Costruita nel 1873, su progetto di Ludovico Maglietta e con decorazioni di Federico Manzini, pochi anni dopo l'abolizione del ghetto ebraico e la conquista dei diritti civili da parte degli ebrei a seguito dell'Unità d'Italia.

Esternamente è in stile neoclassico con due facciate uguali, un portale centrale, due laterali e finestre ad arco. L’ingresso principale su via Coltellini garantisce l’orientamento del tempio verso Gerusalemme.  L’atrio interno centrale è composto da vetrate mobili e custodisce cinque lapidi, delle quali una dedicata a Vittorio Emanuele II e un’altra agli ebrei modenesi vittime della persecuzione razziale.

La sala di preghiera, rettangolare con una grande cupola decorata a cielo stellato, può contenere fino a mille fedeli. Nei primi anni del Novecento a seguito della demolizione di un isolato fatiscente viene creata la Piazza della Libertà (oggi Piazza Mazzini); la Sinagoga, resa così visibile dalla via Emilia, fu poi parzialmente occultata da un’area alberata, voluta allora dell’arcivescovo modenese, poi modificata.

Persone e Avvenimenti
Bio
Angelo Fortunato Formiggini
Avvenimento
«L’assurda brutalità del razzismo»
Appuntamenti