Sede della Federazione provinciale fascista
Corso Vittorio Emanuele II, 59
La Federazione provinciale fascista – costituita il 21 giugno 1921 a Modena – ha avuto sede, inizialmente, in corso Vittorio Emanuele II n. 14. Il 6 febbraio 1927, alla presenza del segretario nazionale del Pnf, Augusto Turati, una nuova sede (“Casa del Fascio”) era stata inaugurata nell’ex mulino di San Pietro, situato fra via Saragozza e viale della Rimembranza. I lavori erano durati più di un anno e avevano comportato ingenti spese, coperte da enti pubblici e da benestanti iscritti al fascio, ma già un anno e mezzo dopo viene costituita una società anonima per l’acquisto di Palazzo Coccapani-D’Aragona, uno stabile del XVIII secolo, sempre in corso Vittorio Emanuele II, che era stato sede dell’Accademia dei Dissonanti, il cui prezzo è fissato nella ragguardevole cifra di 1,7 milioni di lire. A questa somma vanno aggiunte altre 600.000 lire per lavori di ristrutturazione. Il nuovo edificio, ridenominato “Palazzo del Littorio”, si estende su una superficie di quasi 11.000 metri quadrati e comprende anche un cortile interno e un ampio scalone d’onore. È inaugurato il 2 febbraio 1930 alla presenza, nuovamente, del segretario nazionale Turati.
Pochi giorni dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si costituisce, nel “Palazzo del Littorio”, la Federazione fascista repubblicana modenese. La notte del 31 dicembre 1944 i partigiani, catturato un carro armato tedesco, sparano contro il palazzo alcune cannonate.
Dal 1959 il palazzo è sede, tra l’altro, dell’Accademia nazionale di scienze, lettere e arti.