Sede del Partito socialista

Via Emilia, 7

Il socialismo modenese si sviluppa prevalentemente nella bassa pianura, meno nel capoluogo e debolmente a sud della via Emilia fino alle zone collinari. Strettamente correlato al lavoro – che per la provincia di Modena è principalmente quello agricolo – si manifesta già dall’ultimo ventennio dell’Ottocento sull’onda dei lavori di bonifica che coinvolgono migliaia di braccianti associati nelle prime leghe e cooperative di lavoro. Sebbene da tempo fossero presenti sul territorio organi socialisti locali, una vera e propria federazione provinciale si costituisce soltanto nell’aprile 1894 nella sede della Lega delle cooperative, in via Emilia 7, a conferma che l’associazionismo operaio nella provincia di Modena ha ancora un’importanza maggiore rispetto all’organizzazione partitica.

La costituzione della federazione provinciale avviene poco tempo prima dei decreti governativi volti a reprimere associazioni, riunioni e le libertà del movimento cooperativo.

Con lo scopo di far risorgere il Psi dopo la repressione del 1898, il gruppo dirigente provinciale decide di fondare il giornale “Il Domani”, che esce per la prima volta il 13 maggio 1900. La sede della redazione è presso il circolo socialista di via Torre 10. La libreria Pagliani, sotto al portico del collegio di San Carlo è invece il centro di distribuzione del settimanale e di raccolta delle sottoscrizioni.

“Il Domani” ha come principale obiettivo la rinascita e l’unità politica e organizzativa del Psi provinciale e delle organizzazioni economiche e sociali a esso collegate, connotate da un forte policentrismo nel territorio provinciale.

L’edificio ora non esiste più e ha lasciato spazio all’ampliamento di Largo Giuseppe Garibaldi, dopo la demolizione della Barriera Garibaldi nel 1924.

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