Piscina Comunale Dogali

Via Dogali, 12

In linea con l’esaltazione della pratica sportiva da parte del regime, l’amministrazione podestarile è impegnata, a partire dal 1928, nel progetto di un “quartiere degli sport” a completamento dell’ippodromo costruito a fine Ottocento. Sulla base di un piano d’insieme, vengono realizzati due padiglioni coperti (utilizzati anche per la Fiera), una serie di campi da tennis, la piscina comunale e lo stadio “Marzari” (oggi “Braglia”). La piscina comunale “Dogali”, così chiamata in memoria della guerra d’Eritrea combattuta dalle truppe del Regno d’Italia nel 1887, sostituisce il vecchio balneario a sud della città e viene progettata nel 1934 dall’Ufficio Tecnico del Comune e dall’ingegnere bolognese Arturo Manaresi, coinvolto successivamente anche nella progettazione dello stadio dal collega Umberto Costanzini.

L’edificio viene inaugurato solo due anni più tardi. Oltre alla vasca scoperta di dimensioni olimpioniche, un corpo di fabbrica stretto e lungo, solcato da semplici finestre a nastro in entrambi i piani, ospita gli spogliatoi, gli uffici e sulla sommità della copertura piana un’ampia terrazza/solarium; una grande torre quadrata, tinteggiata di rosso, più compatta, accoglie gli spazi di servizio, i locali impiantistici e un bar/ristorante affacciato direttamente verso la vasca all’aperto, sul cui lato nord sono collocati i trampolini in calcestruzzo armato, oggi demoliti. La torre, incisa verticalmente da una lunga fenditura di vetro con un grafico orologio sulla sommità, termina con un agile pennone che ne accentua il carattere di segnale urbano riconoscibile a distanza.

Nella rimanente porzione di lotto sul retro del fabbricato spogliatoi viene costruito fra il 1964 e il 1968 un nuovo volume destinato ad accogliere una vasca coperta di 25 mt. Il progetto, a cura della Ripartizione lavori pubblici del Comune ed eseguito dalla Cooperativa Muratori di Modena, presenta la firma di Tullio Zini come “disegnatore”. Orientato perpendicolarmente rispetto al preesistente edificio e collocato parallelamente a viale Montecuccoli, questo nuovo corpo si caratterizza per la particolare copertura al di sopra della vasca: una trave reticolare a luce unica che simula il profilo di un’onda.

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Si rinnova la scena urbana