Palazzo Santa Chiara
Angolo tra Rua Muro e via degli Adelardi
Il Palazzo Santa Chiara nasce nel XV secolo come convento per le monache clarisse, ma viene completamente ricostruito nel 1839 da Francesco IV come convitto dei Padri gesuiti. Vent’anni dopo viene adattato a caserma di fanteria e intitolato a Ciro Menotti. Utilizzato dal febbraio 1944 come sede della Scuola Allievi ufficiali della Guardia nazionale repubblicana (Gnr), viene colpito nel corso del bombardamento del 13 maggio di quello stesso anno, che interessa tutto il centro storico.
Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, il piano comunale di riconversione dei luoghi storici in sedi di attività culturali e in residenze all’interno del centro storico investe anche il Palazzo Santa Chiara. L’edificio viene completamente ristrutturato su progetto dell’architetto Pier Luigi Cervellati, che volutamente non è intervenuto sulla parte bombardata, lasciando evidenti ancora oggi i segni delle bombe.
La riqualificazione del luogo ha avuto come scopo principale rivitalizzare l’intera area basandosi sulla differenziazione funzionale dei vari spazi. Per questa ragione, i locali posti a sud-est dell’ex caserma, in precedenza adibiti a teatro, trovano una destinazione analoga con la creazione della sala cinematografica Truffaut e di alcuni spazi espositivi a essa legati. Il grande cortile rettangolare circondato per tre lati da un porticato d’estate si trasforma in uno scenario suggestivo per rappresentazioni teatrali, concerti e balletti. Nel rispetto della struttura dell’edificio e della sua ripartizione, si è voluto quindi ripristinare le funzioni collocandole dove si trovavano originariamente. Gli alloggi occupano infatti le ali dell’edificio in cui si trovavano le residenze private, mentre i luoghi pubblici vengono collocati laddove si trovavano i servizi collettivi del convento prima e della caserma poi.