Palazzo della Prefettura e della Provincia
Viale Martiri della Libertà, 34
Il Palazzo della Provincia di Modena, di stile neorinascimentale, viene eretto dal 1843 al 1849 su progetto dell’architetto modenese Cesare Costa per volontà del duca Francesco IV nell’ottica di un rinnovamento urbanistico. Originariamente, il piano nobile dell’edificio doveva servire a “Fabbrica del caffè”, accompagnata da una trattoria e alcune abitazioni, accessibile con un cavalcavia anche dal passeggio delle mura. Durante gli scavi delle fondamenta si scopre il selciato di una strada di epoca romana (in parte oggi conservato al Museo Lapidario) e i resti di alcuni edifici: si tratta di ritrovamenti senza precedenti nella storia dell’archeologia locale che portano alla fondazione di una “Società archeologica”, con l’intento di promuovere e condure altri scavi nel sottosuolo di Modena.
In realtà, l’idea di offrire ai cittadini un luogo si svago non verrà mai realizzata e l’edificio diventa sede del Ministero ducale. Dopo l’Unità d’Italia, nel 1864, la Provincia, ente locale appena costituito, acquista il palazzo e vi insedia i propri uffici a cui si affiancano quelli della Prefettura.
Nel 1997 viene restaurata la facciata e negli anni seguenti sono stati portati a termine interventi nell’atrio e nella loggia adiacente. Nel 2000 si sono conclusi i restauri dl cortile e dell’androne di ingresso posteriore.
Nel palazzo ha sede la Raccolta d’Arte della Provincia, che riunisce dipinti e sculture prevalentemente di autori modenesi, dalla metà del XIX secolo agli anni Sessanta del Novecento, oltre a un consistente numero di opere contemporanee. Una selezione di queste opere è esposta al terzo piano del palazzo, dove si può ammirare anche un nucleo di dipinti cinquecenteschi e secenteschi qui depositati dall’Educatorio di San Paolo, mentre le opere contemporanee sono allestite nella sede di viale Barozzi 340.