Telesforo Fini
Ravarino (MO), 1888 – Modena, 1971
Commerciante, imprenditore
Nato il 21 ottobre 1888 ai Mulini Nuovi, una piccola frazione di Ravarino nella bassa modenese, in una famiglia di mezzadri che grazie al commercio di bestiame aveva migliorato la sua condizione economica, Telesforo Fini frequenta per alcuni anni la scuola elementare a Modena per poi essere assunto come garzone nella rinomata salumeria “Colombini”, dove impara la lavorazione delle carni suine. Nel 1912 si mette in proprio e apre una salumeria in una zona centrale di Modena all’inizio di corso Canalchiaro, che ben presto diviene famosa per la bontà dei salumi e dei tortellini, cucinati secondo le ricette tradizionali modenesi dalla moglie Giuditta Ferrari. Grazie alla dedizione e al lavoro indefesso di Telesforo e della moglie Giuditta l’azienda familiare si amplia dapprima con l’acquisto di un altro negozio di salumeria in via Emilia, di fronte alla chiesa di S. Biagio, poi con l’avvio negli anni Quaranta di un vero e proprio laboratorio di carni bovine e suine nel comune di Castelnuovo, poco lontano da Modena. Dopo la guerra, negli anni difficili della ricostruzione, Fini apre un nuovo stabilimento ai Mulini Nuovi dove si producono, oltre alle carni, composte, paste e in particolare l’aceto balsamico di cui diviene il più importante produttore nella provincia. È proprio in questi anni che il nome Fini inizia a uscire dall’ambito locale per affermarsi su tutto il territorio nazionale. In concomitanza con la costruzione della rete autostradale, alla fine degli anni Cinquanta, la fortuna dei prodotti Fini si lega alla ristorazione nelle aree di servizio, grazie a un accordo siglato con Agip.
Telesforo Fini muore a Modena il 22 dicembre 1971 lasciando quattro figli: Giulietta, Tilde, Pia e Giorgio. Sarà proprio quest’ultimo, grazie alle sue spiccate doti imprenditoriali, ad ampliare l’azienda paterna rendendo il marchio Fini uno dei più noti nel campo della ristorazione non solo in Italia ma nel mondo.
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