Mario Del Monte

Amministratore, dirigente politico e cooperativo

Prima di diventare sindaco di Modena, assessore regionale, segretario di una delle federazioni comuniste più forti d’Italia e presidente della Lega delle cooperative di Modena, Mario Del Monte è dall’età di 13 anni un operaio specializzato che realizza modelli per le fonderie e le officine meccaniche.
A soli 20 anni inizia a lavorare a tempo pieno nella Fgci, diventandone poi segretario provinciale. Nel 1965 è responsabile della Commissione operaia del Pci cittadino, poi segretario del partito in città e dal 1975 al 1980 segretario della Federazione provinciale. Con la sua elezione a sindaco di Modena nel 1980 si chiude simbolicamente la lunga stagione dell’inclusione nella gestione della vita democratica dei contadini e degli operai, condotta dal Pci fin dal dopoguerra.
Nel corso della sua sindacatura, nell’ottobre 1982, avviene la rottura nella giunta tra comunisti e socialisti, con il passaggio del Psi all’opposizione. La nuova giunta monocolore guidata da Del Monte arriva comunque fino alla fine della legislatura. Oltre ai grandi progetti del Polo fieristico, degli interventi urbanistici – come la trasformazione in parco della vasta area dell’ex autodromo – e di recupero di importanti ‘contenitori storici’, il suo operato è caratterizzato anche da una maggiore attenzione al dialogo con la Chiesa, al fenomeno socioculturale del volontariato, al problema della droga.
Del Monte viene riconfermato sindaco nel 1985 ma due anni dopo è costretto a lasciare la guida del Comune ad Alfonsina Rinaldi e nel 1987 entra nella giunta della Regione Emilia-Romagna, come Assessore agli Affari legislativi e generali. Rientrato a Modena nel 1990, diventa presidente della Lega provinciale delle cooperative, incarico che ricopre fino alla sua morte per un incidente d’auto, avvenuto dopo una notte passata di ‘vigilanza’ alla festa provinciale dell’Unità, mentre rientra a casa a Castelnuovo Rangone, dove abita con la seconda moglie. Non ha ancora compiuto 54 anni.
A lui è intitolata la Fondazione Mario Del Monte, nata nel 2006.