Lionello Venturi
Modena, 1885 - Roma, 1961
Storico dell'arte, antifascista
Figlio di Adolfo, Lionello Venturi nasce a Modena nell’aprile 1885. Si trasferisce presto a Roma, a causa degli impegni istituzionali del padre nella capitale del Regno. Dopo il Liceo classico Visconti, si laurea in Lettere e Filosofia alla Sapienza. Nello stesso ateneo frequenta la Scuola di perfezionamento fondata dal padre. Dopo aver ricoperto prestigiosi incarichi come funzionario, tra i quali il ruolo di direttore e soprintendente della Galleria nazionale di Urbino, inizia la sua carriera come docente universitario, insegnando a Padova, Roma e Torino. Durante la Grande guerra si arruola volontario, rimanendo ferito a un occhio durante l’undicesima battaglia dell’Isonzo e ottenendo la medaglia d’argento al valor militare. All’indomani del conflitto torna sulla cattedra torinese. Negli anni del regime difende una visione dell’arte di respiro internazionale, di contro al provincialismo fascista, promuovendo ricerche sugli impressionisti; stringe un sodalizio personale e intellettuale con l’industriale e mecenate Riccardo Gualino, che finirà al confino a Lipari; e si avvicina all’organizzazione antifascista Alleanza nazionale per la libertà, di ispirazione conservatrice e anticomunista. Nell’ottobre del 1931 si rifiuta di giurare fedeltà al fascismo e, per questo, viene estromesso dall’accademia. L’anno successivo si trasferisce prima negli Stati Uniti, quindi in Francia. A Parigi viene in contatto con gli ambienti antifascisti del fuoriuscitismo e in particolare con il movimento Giustizia e libertà. Dopo l’introduzione delle leggi razziali, dà vita alla sezione italiana della Lega internazionale contro il razzismo e l’antisemitismo. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale torna di nuovo in America: oltre a portare avanti la sua attività di insegnamento, a New York partecipa alla Mazzini Society con ruoli dirigenziali e presiede l’Italian Emergency Rescue Committee. Rientrato nella penisola, insegna all’Università di Roma fino al 1955. Muore nell’agosto 1961.