Guido Giberti

Modena, 1898 – Parigi (Francia), 1969

Marmista, primo segretario della Federazione comunista modenese nel 1921, emigrato in Francia

Guido Giberti si avvicina all’impegno politico e sindacale negli anni dell’immediato dopoguerra, aderendo alla Camera del lavoro sindacalista anarchica, della quale è, come scrivono le autorità, “consigliere apprezzato”; nel 1923 la Prefettura scriverà che “nella classe operaia godeva larghissime simpatie in tutta la provincia”.
Collegato al gruppo socialista dei Mulini nuovi, nel marzo del 1921 entra nel Comitato direttivo del Partito comunista modenese con Bice Ligabue, Carlo e Bruno Baroni, Elio Carrarini, Olinto Cremaschi e Alfeo Corassori, divenendone il segretario federale.
Dopo circa un anno deve abbandonare la carica poiché individuato dalla polizia e sottoposto a frequenti controlli. Continua comunque ad avere un ruolo attivo nel partito, mantenendo collegamenti anche a livello nazionale. Nel marzo 1922 è arrestato per diffusione di stampa clandestina ma è scarcerato per mancanza di prove.
Nel 1923 è di nuovo arrestato perché il suo nome è presente nell’agenda di Amadeo Bordiga, capo del Partito comunista. Grazie ai documenti che gli sono sequestrati, sono identificati altri membri del partito locale, a loro volta arrestati. La maggior parte degli imputati è rilasciata dopo sei mesi di carcere, fatta eccezione per Giberti, Bice Ligabue e Alfeo Corassori, che sono rinviati a giudizio con l’imputazione di «associazione a delinquere ed eccitamento all’insurrezione contro i poteri dello Stato». Il processo finisce il 26 ottobre 1923 con l’assoluzione di tutti gli imputati, fatta eccezione per Alfeo Corassori.
Subito dopo la scarcerazione chiede il rilascio del passaporto e si trasferisce in Francia, stabilendosi a Ivry-sur-Seine, nei pressi di Parigi, dove lavora in una ditta di produzione marmi. Solo nel 1928 riesce a essere raggiunto dalla moglie che, nel frattempo, a causa di un’operazione, ha dovuto abbandonare il lavoro presso la Manifattura tabacchi. Costantemente sorvegliato, non svolge più attività politica. Anche dopo la guerra continua a vivere a Parigi, dove muore nel 1969.

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Luoghi, Persone e Avvenimenti
Bio
Alfeo Corassori
Avvenimento
La scissione di Livorno e nascita del Partito comunista d’Italia
Bio
Olinto Cremaschi
Bio
Carlo Baroni
Bio
Beatrice "Bice" Ligabue
Bio
Elio Carrarini
Bio
Bruno Baroni
Luogo
Manifattura Tabacchi