Enzo Ponzi

Torino, 1894 – Modena, 1960

Avvocato, Fondatore dei Fasci modenesi

Enzo Ponzi, studente in legge, durante la Prima guerra mondiale arriva al grado di capitano degli Arditi, ottenendo alcune decorazioni.

Tra i fondatori del primo Fascio modenese nel settembre 1919 e anche del secondo nel novembre 1920, è costretto a dimettersi da segretario del Fascio perché favorevole al patto di pacificazione dell'aprile 1921. Rientrato dopo poche settimane nella segreteria della Federazione provinciale fascista, nel 1923 è espulso dall'Associazione Arditi e pare anche degradato per vicende legate al periodo bellico. Solo nel 1939 sarà reintegrato, nel frattempo rimane ai margini del partito svolgendo la sua professione di avvocato.

Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale assume un ruolo più attivo, chiedendo anche di poter andare sul fronte in Albania. Nel panorama della rioccupazione dello Stato indipendente croato, in seguito ai massacri compiuti dagli ustascia nell’estate 1941, diventa capo dell’ufficio Propaganda della Divisione Sassari, di stanza a Knin. Di questa esperienza restano due diari che coprono maggio e ottobre-novembre 1942, mesi in cui la posizione delle truppe italiane si fece sempre più complicata, visto l’intensificarsi delle attività partigiane.

Non aderisce alla Repubblica sociale, spinto a questa scelta dalla moglie che esprime posizioni antifasciste. Nel dopoguerra non subisce alcuna conseguenza per la sua adesione al fascismo e riprende la professione di avvocato fino alla morte.

Risorse

ponzi parla ai soldati2
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Luogo
Sala di San Vincenzo
Avvenimento
La rivoluzione antipartitica