Edmondo Berselli

Giornalista e scrittore

Nato a Campogalliano, in provincia di Modena, nel febbraio del 1951, Edmondo Berselli muove i primi passi nella casa editrice Il Mulino come correttore di bozze: presso l’editore bolognese arriverà a ricoprire, nel tempo, incarichi dirigenziali, tanto che dal 2003 al 2008 è direttore della rivista “Il Mulino”. Dopo aver lavorato alla “Gazzetta di Modena”, dal 1988 inizia una lunga e apprezzata collaborazione con alcuni fra i maggiori quotidiani nazionali, dal “Resto del Carlino” al “Messaggero”, dalla “Stampa” al “Sole 24 ore”. Dal 2003 è editorialista della “Repubblica” e dell’”Espresso”. Nei suoi numerosissimi scritti si occupa di cultura, politica, società, musica, sport e televisione, con uno sguardo originale e anticonformista, capace di cogliere e mettere alla berlina storture, contraddizioni e mali dell’Italia contemporanea. Tra i suoi libri, alcuni dei quali gli valgono premi prestigiosi, si ricordano Il più mancino dei tiri (1995), dedicato alla figura del calciatore Mariolino Corso; Canzoni. Storie dell’Italia leggera (1999, poi ripubblicato in una nuova versione nel 2009), sull’influenza della musica leggera nell’immaginario degli italiani; Quel gran pezzo dell’Emilia (2004), indagine sui molti volti dell’Emilia Romagna; Venerati maestri. Operetta immorale sugli intelligenti d’Italia (2006), ritratto dissacrante del mondo culturale nazionale; Adulti con riserva. Com’era allegra l’Italia prima del ’68 (2007), in cui si racconta la vita della provincia italiana tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento; Liù. Biografia morale di un cane (2009), nel quale si occupa del particolarissimo rapporto tra esseri umani e animali. È inoltre autore di programmi televisivi per la Rai, tra i quali Un paese chiamato Po (2009), e di spettacoli teatrali. Muore a Modena nel 2010, all’età di cinquantanove anni. Le sue opere sono state raccolte in un volume postumo, dal titolo Quel gran pezzo dell’Italia (2011).