Alfonso Piazza

Agrigento, 1919 – Modena, 1944

Partigiano

Combatte durante la Seconda guerra mondiale come sottufficiale dell’aeronautica militare, ma, dopo l’armistizio dell’8 settembre, resta bloccato nei territori del nord Italia e decide di non schierarsi a fianco della Rsi. Cerca quindi rifugio a Modena e trova un alloggio in via Falloppia, dove si nasconde perchè renitente alla leva. In questo contesto, ha l’occasione di avvicinarsi alla Resistenza modenese. Il 15 ottobre 1944 entra ufficialmente nella Brigata “Zoello Monari”, che opera nella sesta zona partigiana, comprendente i comuni di Formigine, Maranello e Fiorano. Assume le generalità di Bruno Rolla e si fa conoscere attraverso questa identità clandestina, ma la sua esperienza è breve: nel corso dell’autunno viene fermato e arrestato perché trovato in possesso di armi e documenti falsi. Dopo alcuni giorni di prigioni a e torture nelle stanze dell’Accademia Militare, il 10 novembre, a seguito dell’uccisione di quattro fascisti nel comune di Soliera, viene condotto in Piazza Grande insieme a Emilio Po e Giacomo Ulivi e fucilato lungo il muro del palazzo arcivescovile.

A lui la città di Modena ha intitolato una via.

Alfonso Piazza2
Luoghi, Persone e Avvenimenti
Avvenimento
Il macabro teatro della rappresaglia
Luogo
Piazza Grande