Adamo Pedrazzi

Modena, 1880 – 1961

Bibliotecario e reggente dell’Archivio storico comunale di Modena

 

Adamo Pedrazzi nasce a Modena il 27 giugno 1880.

La sua formazione culturale classico-umanistica, ricevuta e maturata presso il Seminario di Modena, sarà il perno attorno a cui ruoteranno tutte le sue attività professionali per il Comune. Molto giovane, dopo aver superato concorsi per titoli ed esami, nel 1904 Pedrazzi diventa scrivano distributore della Biblioteca Poletti; a distanza di circa vent’anni diventa bibliotecario e anche reggente dell’Archivio storico comunale, con il grado di capo ufficio. È inoltre pubblicista per la “Gazzetta dell’Emilia” e, nel 1935, cura per la Società tipografica modenese l’edizione de La secchia rapita di Alessandro Tassoni, ristampata in occasione del terzo centenario della sua morte.

A queste responsabilità si aggiunge, nel 1940, la nomina a “R. Ispettore per le Antichità ed Arti di Modena e Nonantola”, incarico che lui stesso comunica al Commissario prefettizio. Da questo momento in poi, Pedrazzi diventa una delle figure del mondo culturale modenese, sia per la sua funzione pubblica e professionale, sia per la sua attività di studioso e di storico. In quest’ultima veste, agevolata e impreziosita dal tipo di attività che quotidianamente svolge, dai luoghi e dagli ambienti di lavoro che frequenta, dallo scambio intellettuale con le persone di studio e cultura del tempo e dalla possibilità di accedere alle “carte” della città, studia aspetti della storia cittadina, spaziando tra argomenti ed epoche storiche diverse e pubblicando le sue ricerche. Dalla consapevolezza dell’importanza della memoria e della tradizione scritta, nasce infatti in lui il desiderio di lasciare testimonianza degli avvenimenti della guerra: il 9 settembre 1943, all’indomani dell’annuncio dell’armistizio, Pedrazzi, a 63 anni compiuti, inizia a scrivere la sua opera più famosa, la Cronaca dell’occupazione nazi-fascista di Modena. Si tratta di tre volumi di testo per un totale di 2.673 pagine dattiloscritte con inserti documentari che registrano la vita a Modena in seicento giornate (fino al 30 aprile 1945). La copia originale della Cronaca è oggi conservata presso la Biblioteca Poletti, mentre una seconda copia si trova all’Istituto storico di Modena.

Adamo Pedrazzi muore il 6 aprile 1961.

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